H2O Genius TRIO

Per gli impianti di stoccaggio dell'acqua

H2O Genius TRIO è la soluzione ideale per ogni impianto con accumulo di acqua dove la sua stagnazione può creare diversi problemi.

In caso di accumulo dell’acqua nei serbatoi, si possono generare problematiche di sedimentazione o proliferazione batterica. L’acqua stagnante dentro i sistemi di accumulo perde la propria ossigenazione e l’esigenza di muovere ed ossigenare l’acqua al loro interno è reale. Troppo spesso ristagna o viene comunque ricambiata solo in parte in caso di serbatoi multipli, questo crea molti problemi sia di incrostazioni che di batteri al loro interno.

Le normative vigenti obbligano una periodica pulizia dei serbatoi, ma anche se eseguita annualmente, non è sufficiente per ottenere un’acqua sana negli impianti. H2O Genius TRIO risolve le problematiche dello stoccaggio dell’acqua grazie ad un auto ricircolo periodico “attivato” dell’acqua contenuta nei serbatoi.

H2O Genius TRIO utilizzato nel settore navale permette di mantenere puliti gli scambiatori dei motori entro o fuori bordo.

Funzionamento

L’applicazione di H2O Genius TRIO permette di mantenere l’acqua attivata continuamente e periodicamente perché realizza un auto-ricircolo temporizzato per ossigenare l’acqua all’interno del serbatoio, abbinando al circuito di flussaggio attivato un “effetto Venturi”, che amplificherà l’effetto ossigenante nell’acqua. Questa tecnologia di lavaggi automatici con acqua attivata viene denominata AWF, Active Water Flushing. Trio, è caratterizzato da due uscite, una per l’utenza idrica e una per ritornare dentro il serbatoio di accumulo agisce sia in linea all’impianto con la sua attivazione dell’acqua che nel serbatoio. Con i suoi ricircoli temporizzati fa in modo che l’acqua sia sempre in movimento così da ossigenarla e disinfettarla tramite la sua emissione elettrostatica.

Cosa vuol dire "attivare l'acqua"?

L’attivazione dell’acqua è un processo elettromagnetico che ne cambia la caratteristica fisica. A scoprire modalità ed effetti dell’attivazione fu il chimico Italiano, Prof. Giorgio Piccardi.

L’attivazione dell’acqua con la tecnologia H2O Genius si ottiene facendo scorrere l’acqua all’interno di un tubo in polietilene reticolato per acqua potabile. Al suo esterno, un conduttore metallico viene sottoposto ad un forte campo elettromagnetico alternato: questo campo elettromagnetico sollecita fortemente il legame molecolare dell’acqua e, per effetto-corona, alcuni elettroni passano dal conduttore e, attraversando lo strato di polietilene, raggiungono l’acqua per legarsi alle sue molecole.

Gli effetti sono:
o aumentare l’indice REDOX
o ottenere un cristallo di calcite in forma di aragonite
o ridurre la carica batterica
o ridurre la dimensione dei cluster

L’acqua che subisce questo trattamento, non subisce nessuna modifica delle sue caratteristiche chimiche ed organolettiche. Semplicemente diminuisce la sua ossidazione nei confronti del ferro perché, aumentando il suo indice Redox, non aggredisce più i metalli e non incrosta più l’interno delle tubazioni o impianti idrici.

L’acqua, se potabile prima del processo, rimane ovviamente potabile, la sua trasparenza non cambia, il suo sapore non cambia.

L’acqua così trattata si ionizza perché aumentano gli elettroni nel legame molecolare.

Cosa succede?

Nella fase di “attivazione dell’acqua” il cristallo del calcare da calcite si trasforma in aragonite, che resta in sospensione e viene facilmente trascinata via dal flusso dell’acqua stessa. L’aragonite è l’altra forma cristallina del carbonato di calcio che a differenza della calcite, ha la caratteristica di non attaccarsi alle superfici dei condotti, ma rimane in sospensione nell’acqua. Si riducono quindi le dimensioni dei gruppi di aggregazione delle molecole, così aumenta la capacità di penetrazione dell’acqua e di scioglimento di eventuali incrostazioni, contribuendo all’eliminazione del biofilm batterico e migliorando le caratteristiche fisiche dell’acqua. L’acqua infine viene ionizzata incrementando l’indice REDOX ed acquisisce la caratteristica di essere meno aggressiva verso i metalli. In tutte queste fasi la composizione chimica e organolettica rimane inalterata.

Come elimina le vecchie incrostazioni?

Il calcare depositato all’interno delle tubazioni si microfessura per effetto meccanico e termico. La calcite, ripara le microfessurazioni aumentando sempre più il sedimento. Con la trasformazione della calcite in aragonite, il vecchio deposito calcareo si frantuma nel tempo in piccoli granelli che defluiscono naturalmente nel flusso dell’acqua.

Anche la riduzione delle dimensioni dei gruppi di aggregazione delle molecole conferisce all’acqua una maggiore capacità di penetrazione e scioglimento contribuendo all’eliminazione delle vecchie incrostazioni.

Applicazione

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